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Dispositivi passivi di sicurezza auto: quali sono e come funzionano

Le moderne autovetture montano svariati dispositivi di sicurezza, che si posso suddividere in attivi e passivi: oggi parleremo di questi ultimi, di primaria importanza per ridurre al minimo le conseguenze di incidenti anche gravi.

Cosa si intende per dispositivi di sicurezza passivi?

Come dice il nome stesso, questi specifici sistemi non svolgono un ruolo attivo nella prevenzione degli incidenti, ma sono indispensabili per ridurre al minimo i possibili danni al guidatore in caso di sinistri: a differenza di quelli attivi, i dispositivi passivi entrano in funzione durante l’incidente, per salvaguardare l’incolumità di guidatore e passeggeri.

Il loro compito fondamentale è quello di assorbire l’energia cinetica posseduta dagli occupanti del veicolo, in modo che non urtino (o lo facciano con minore intensità) contro le strutture di quest’ultimo.

Gestire nel modo giusto l’energia cinetica del veicolo e dei suoi occupanti può fare la differenza fra la vita e la morte: per questo motivo molti sistemi di sicurezza sono ormai divenuti obbligatori su tutte le autovetture.

Ma quali sono, nello specifico, questi strumenti “salvavita”?

1) Cinture di sicurezza

Tutti le conosciamo, e quasi tutti le utilizziamo, in quanto obbligatorie per legge (anche sui sedili posteriori, a differenza di quanto pensano in molti), ma non tutti ne comprendiamo appieno il compito fondamentale.

Grazie ad uno speciale meccanismo, che scatta quando l’auto frena in modo brusco, le cinture di sicurezza sono in grado di trattenere il corpo degli occupanti, evitando che urti contro l’abitacolo o, peggio ancora, venga espulso all’esterno.

2) Seggiolini per bambini

I piccoli viaggiatori non possono essere assicurati al sedile con i normali sistemi di ritenuta, che potrebbero rivelarsi addirittura molto pericolosi: per questo motivo esistono specifici seggiolini che vanno assicurati al sedile con speciali attacchi omologati, che permettono ai nostri figli di viaggiare in tutta sicurezza.

Esistono vari sistemi di ritenuta per bambini, studiati per accompagnarli durante la loro crescita, fino a quando non raggiungeranno i requisiti per utilizzare le normali cinture.

3) Airbag

Tutti conosciamo le speciali camere d’aria una volta installate solo all’interno del volante ed ora montate all’interno di cruscotti, sedili, e padiglione delle auto più moderne, progettati per aprirsi in pochi millesimi di secondo in caso di urto violento.

In pratica gli airbag sono dei “cuscini istantanei”, ideati per avvolgerci e proteggerci da violenti urti con le parti interne delle automobili.

Nel corso degli anni è stata ampiamente dimostrata la loro utilità nell’evitare gravi lesioni a conducente e passeggeri, a patto però che vengano sempre allacciate le cinture di sicurezza.

4) Poggiatesta

A molti sembrerà strano ritrovarli in questo elenco, ma probabilmente non tutti sanno che, lungi dall’essere semplici cuscini per poggiare la nuca, questi componenti indispensabili dei sedili servono ad evitare lesioni al collo, come il classico colpo di frusta, che può verificarsi anche in caso di piccoli tamponamenti a causa del repentino oscillare della testa avanti e indietro.

5) Telaio

Fra i dispositivi di sicurezza passivi, insieme al poggiatesta, è uno dei meno considerati, ma forse uno dei più importanti in caso di urti violenti: i telai delle moderne autovetture sono progettati per deformarsi nei punti giusti al momento dell’impatto ed assorbire l’energia cinetica che causerebbe gravissimi danni ai passeggeri.

Le persone uscite praticamente illese da gravissimi incidenti che hanno letteralmente “accartocciato” la loro auto, probabilmente si sono salvati proprio in virtù della capacità di quest’ultima di assorbire gli urti.

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